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13 aprile 2012

Il pagamento delle fatture

Questo è un argomento un po’ spinoso, e non vorrei ritrovarmi in un vicolo cieco, però è inutile fare gli struzzi e mettere la testa sotto alla sabbia, a volte è meglio guardare in faccia alla realtà, prenderne consapevolezza e decidere come fare o cosa fare.

Noi siamo conosciuti per un’azienda che non da’ dilazioni di pagamento, e credo che il metodo che utilizziamo noi per gestire incassi e pagamenti, sia un metodo “standard” che dovrebbero adottare tutti i distributori di prodotti alimentari, e tutte le attività che si rivolgono al dettaglio.

 

Noi vendiamo prodotti alimentari, e facciamo in tutte le zone un servizio settimanale o bi-settimanale, pertanto quando i ns/ clienti ci fanno un ordine, la merce che gli abbiamo portato la settimana precedente è già stata venduta, e quindi sono già rientrati sia del valore della merce che del proprio guadagno.

 

Se la settimana successiva non ci sono soldi per pagare la fornitura della settimana precedente, forse c’è un problema, o forse il locale, per come è organizzato, ha troppi costi rispetto agli utili che genera.

Tenete sempre presente una cosa (dico una ovvietà, ma per molti potrebbe aiutare a riflettere), in qualunque attività commerciale, alla fine del giorno, settimana o mese, le ENTRATE devono essere superiori alle USCITE.  Sembra un concetto fin troppo semplice, ma forse non è così, perché se ci sono molti locali che dopo pochi mesi di lavoro chiudono, vendono o falliscono, significa che questa regola non è stata rispettata.

 

I tempi sono molto cambiati dal 2007 ad oggi, e i macro indicatori economici ci dicono che di sicuro non rivedremo il periodo “felice” che abbiamo vissuto fino a 4 anni fa’, anzi, potrebbe (forse) andare anche peggio.

Questo ha fatto riflettere me, e vorrei che facesse riflettere tutti i titolati di bar e pub,  perché, se mi posso permettere di dare un consiglio, Vi dico che: è il momento di tirare i remi in barca e di contenere le spese, magari di non tenere un dipendente al locale, se non vi e’ veramente indispensabile, o non fare spese impegnative e a lungo termine, come rinnovare l’arredamento o fare un nuovo dehor costoso, perché se diminuiscono le “entrate” e aumentano le “uscite” vi potreste ritrovare in una situazione complicata.

 

Spesso da miei clienti sento chiedere una ulteriore dilazione di pagamento (portare un pagamento a fine mese, o a 45 giorni…) perché stanno passando un periodo difficile e il lavoro non gira. A parte che il periodo è difficile per tutti, ma se accetto un ritardo di pagamento, non faccio gli interessi del mio cliente, perché non faccio altro che AUMENTARE IL SUO DEBITO, e anziché trovarsi da pagare 500 euro adesso, si ritrova (magari) 1500 euro fa un paio di settimane. Ma se il lavoro ha continuato a girare poco, le difficoltà nel pagare saranno triplicate!

 

Ai nuovi clienti che cominciano ad acquistare da noi, chiediamo un pagamento in contanti alla consegna, che non è un atto di non fiducia, ma gestendo quasi 2000 clienti, diventa difficile, soprattutto rispetto ai clienti nuovi, stabilire delle corrette condizioni di pagamento, quando non sia hanno sufficienti o corrette informazioni.

 

Quello che ultimamente stiamo facendo, in accordo con i ns/ clienti storici, è mantenere tempi di pagamento veloci, perché il ns/ settore si muove velocemente (altri mercati per tradizione o per marginalità elevate, hanno tempi di pagamento più lunghi). Questo ci consente di avere la liquidità necessaria per non far mancare nessuno dei nostri servizi al cliente, e di svolgere tutte le funzioni aziendali al meglio, dal pagamento degli stipendi e provvigioni, al pagamento (a ns/ volta) delle fatture dei fornitori di prodotti e servizi.

 

Io sono generalmente ottimista sul futuro e sul lavoro, e magari ci sarà una ripresa economica di cui tutti potremmo beneficiare, ma se così non fosse, cominciamo a guardare in faccia alla realtà, e a prepararci :

Tenendo sotto controllo i costi e i conti

  • diminuendo i “costi” inutili,
  • non facendo investimenti a lungo termine,
  • stimolando le entrate, puntando sulla QUALITA’ e cercando di DIFFERENZIARVI da ciò che fanno gli altri locali in zona.
  • Organizzando iniziative che portino gente nel vostro locale
  • Non abbassando gli standard di qualità
  • Fate in modo che anche il Vostro locale, a fine settimana o a fine mese, generi più ENTRATE che USCITE.

    Buon lavoro!

    Roberto Pederiva


    Contro la crisi      

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