“Centrale ENERFROST con sotto-raffreddatore, condensatore ad aria a bordo con 2 x 4H-15.2Y pilotati mediante INVERTER + terzo motocompressore con funzione di sotto-raffreddatore. Resa frigorifera con espansione a -32° e condensazione a +45° pari a min. 9.2 Kw, nom. 40.57Kw max. 43.20 Kw. Condensatore ad aria montato a bordo con n°2 motoventilatori diam. 800 mm a 6 poli con ventole EC (tecnologia Brush-Less) e sbrinamento HG (inversione di ciclo) con valvola a 3 vie e valvola KVR manuale per la regolazione della portata in HG. Unità carenata ed insonorizzata”.
Tutto quello che leggete sopra è il dettaglio tecnico (sinceramente difficile da capire…) che mi serve per dire che, dopo circa un mese di lavoro, a far collegamenti e prove, finalmente venerdì 15 giugno, tecnici ed i frigoristi insieme, hanno fatto partire la nuova Centrale Frigorifera che raffredderà i surgelati nella nostra cella “grande” di 2.000 metri cubi.
**(nel ns/ deposito ci sono 2 celle comunicanti, quella costruita nel 1994 di 2.000 metri cubi, e una di 1.300 metri cubi aggiunta nel 2004, più la cella dei freschi a 0°/+4°).
I motori vecchi oramai erano stanchi, e da quando sono stati installati hanno fatto un egregio lavoro, però l’età avanza e negli ultimi anni hanno avuto alcuni “acciacchi” con conseguenti riparazioni (e relativi costi) di pezzi di ricambio e ricariche di gas refrigerante.
Forse avremmo potuto rimandare di qualche anno la sostituzione dei due motori, ma ci saremmo esposti a ulteriori costi di manutenzione straordinaria, e al rischio che prima o poi, uno dei due ci desse “forfait”.
La proposta di sostituire i 2 vecchi motori bi-stadio da 20 kw, con una “Centrale Refrigerante” di nuova concezione, e soprattutto Ecologica, ci è stata fatta proprio dai nostri frigoristi, che conoscendo bene il tipo di motori che avevamo installato tanti anni fa’, ci hanno consigliato di cambiarli, perché oltre alla sicurezza e alla manutenzione-zero del “nuovo”, avremmo avuto consumi molto più bassi.
Nella nuova configurazione gli sbrinamenti vengono fatti “a gas” e non tramite serpentine elettriche, e poi la “centrale” ha al suo interno un inverter che modula in continuazione la potenza dei motori, a seconda della richiesta di freddo della cella, ottimizzando la produzione di freddo e consentendo un risparmio di circa il 20% di costi di energia elettrica, e conseguente minori emissioni di CO2.
Detto così il risparmio non sembra molto, ma con gli attuali costi elevati di energia elettrica e i consumi importanti della la ns/ azienda, e vi assicuro che il 20% è un bel risparmio, sia di “bolletta” che di emissioni di CO2. Oltre al risparmio economico e alla maggior “sostenibilità ambientale” di questa Centrale Frigorifera, sono contento perché con questo nuovo investimento l’azienda si ammoderna anche negli impianti, restando al passo con il commerciale e la logistica.
A presto
Pederiva Roberto