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22 giugno 2012

Ricariche telefoniche, totocalcio, totip, gratta e vinci (ma e’ questo il vostro lavoro??)

Questa è una riflessione che ho fatto con alcuni miei clienti e puntualmente alla fine del ragionamento ci si rende conto che il BAR è incompatibile con questo tipo di servizio.

Cominciamo dal fatto che un bar-caffetteria nasce per dare alle persone un servizio.

Questo servizio comprende la somministrazione di alimenti e bevande: un buon caffè con una brioches, un aperitivo, un panino o un primo piatto a mezzogiorno, una bibita o un gelato nel pomeriggio e un aperitivo un po’ più importante prima di cena.

Questo è il lavoro del bar sul quale si fonda il fatturato e il guadagno del gestore.


Molti gestori però, convinti di incrementare gli utili, aprono una convenzione con i monopoli di stato e diventano rivenditori di “Gratta e Vinci-Ricevitoria del Lotto-Superenalotto-Totip- ricariche telefoniche- pagamento bolli-multe bollette -rilascio di certificati di Camera di Commercio- e non so cos’altro”.  

Sono certo di dimenticare qualcosa…

 

Di sicuro questo servizio può essere apprezzato dal consumatore, ma:


Chi fa’ una ricarica o gioca al superenalotto, generalmente non è cliente del bar, e spesso non consuma neanche un caffè. Gioca e se ne và.

I guadagni su queste “transazioni” sono mooolto limitati, e se andiamo a considerare il tempo dedicato, la responsabilità e l’impegno, il saldo è negativo

Alcuni miei clienti, preso l’impegno di rivendere gratta e vinci e fare ricariche, sono talmente assorbiti dal “nuovo” lavoro che non curano più il “vecchio” e cioè di fare bene il loro lavoro di baristi

Altri invece, per seguire il superenalotto ecc., che gli porta via tantissimo tempo, e li inchioda alle macchinette, hanno assunto un ragazzo al bar, che avendo meno esperienza, non fa’ P.R. con i clienti e non cura il servizio come faceva il titolare.

 

Trovo peraltro svilente che il titolare di un’attività dove sono stati investiti molti soldi e che ha come prerogativa quella di deliziare i clienti con la caffetteria, i dolci, i panini e le insalatone e per finire con un super aperitivo serale con ottimi coktail, si metta tutto il giorno seduto dietro ad un bancone a far passare schedine in una macchinetta automatica, che spesso fa le bizze.

 

Forse quando ha aperto il bar, non pensava proprio a questo…
Se è vero che, una volta preso “l’appalto” per fare questo servizio, si è impegnati tutto il giorno, al punto di dover prendere un dipendente che pima non sarebbe servito, e se è vero che i nuovi clienti che usufruiscono di questo servizio, alla fine non spendono soldi al bar, ma si limitano a fare una ricarica o comprare un gratta e vinci, la mia conclusione è la seguente:


PIU’ LAVORO e responsabilità (per l’impegno del superenalotto/ricariche) MENO FATTURATO al BAR (perché viene trascurato il Food & Beverage o fatto fare da un dipendente) PIU’ COSTI di personale (+1 dipendente = 22.000 euro/anno?)


La domanda è: ciò che guadagnate con gratta e vinci e ricariche telefoniche, vi ripaga del costo del dipendente che dovrete assumere, considerando che farà “male” il vostro lavoro e che i nuovi “clienti” acquisiti, non spenderanno soldi nel vostro bar, tranne quelli per fare ricariche e giocare al superenalotto?


Se pensate che ne valga la pena, allora fatelo, ma spero leggiate questo post, e vi facciate bene i Vostri conti!


Alla prossima  

 

Pederiva Roberto


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